Da un idea di quasi trenta anni addietro parlandone con alcuni colleghi, il prof. M.Giaconi e l’ing. D. Quatrini, si è deciso a provare ad analizzare alcuni concetti di fisica teorica.

In modo particolare si è pensato di provare ad applicare le regole che sono accettate nell’infinitamente piccolo ai problemo dell’infinitamente grande.

Tre sono stati i lavori fin’ora pubblicati:

IL PRIMO

E’ stato presentato al dodicesimo simposio internazionale “Frontiers of Fundamental Physics” ove è stato uno dei 110 lavori accettati su oltre 250 proposte (vedi Europhysics Conference Abstract Booklet – ISBN 978-88-97311- 11-9)

In questo lavoro si è preso il principio di indeterminezione di Heisenberg, e considerando il valore minimo della diseguaglianza e si è visto quale possa essere il valore della massa massima considerando come minina lunghezza che abbia un significato fisico la lunghezza di Planck, il risutato e pari al valore ipotizzato per la massa dell’intero universo dalla NASA.

http://www.misureelettriche.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/11/poster_ffp12_D.pdf

IL SECONDO

Pubblicato sul vol. 2 n. 4 di aprile 2012 della rivista  “Journal of Physical Science and Application ISSN 2159-5348, USA” dal titolo “An elegant Universe is a necessity, not just a case” di:G. Fazio, M. Giaconi, D. Quatrini, dimostra, applicando alcuni noti e ben collaudati teoremi di comunicazioni elettriche (Shannon), che nel nostro universo non possono esistere grandezze continue.

Quindi per ogni grandezza esisterà un valore minimo ed uno massimo, si calcolano detti valori per il tre grandezze: tempo,velocità e spazio, il loro rapporto risulta essere costante

 SCARICABILE DA:

 http://www.davidpublishing.com/davidpublishing/Upfile/4/26/2012/2012042670048809.pdf

IL TERZO

Pubblicato sul vol. 2 n. 7 di agosto 2012 della rivista  “Journal of Physical Science and Application ISSN 2159-5348, USA”  “Band structure: a solid-state physics model with cosmological implications” di:G. Fazio, M. Giaconi, D. Quatrini

In questo lavoro si propone di adottare come modello per il nostro universo una struttura a bande simile a quella adoperata nei solidi, da quest0 modello deriva una descrizione semplice ed elegante di quello che è il nostro universo, dando un punto di contatto tra teoria relativistica e meccanica quantistica unusuale che può portare ad una spiegazione semplice di tanti fenomeni ancora del tutto o parzialmente irrisolti quali ad esempio: buchi neri, massa oscura etc..

SCARICABILE DA:

http://www.davidpublishing.com/show.html?7490

IL QUARTO

Pubblicato sul vol. 2 n. 10 di novembre 2012 della rivista  “Journal of Physical Science and Application ISSN 2159-5348, USA”  “Dark matter and other phenomena in the framework of banded speed cosmology” di:G. Fazio, M. Giaconi, D. Quatrini

In questo lavoro si utilizzano le capacità descrittive del modello presentato nel precedente lavoro per spiegare alcune proprietà dell’universo. In particolar modo si cerca diunificare la descrizione adoperata nell’infinitamente piccolo per l’infinitamente grande e si cerca di dare una possibile spiegazione ad alcuni fenomeni quali quello della materia oscura. 

SCARICABILE DA:

 http://www.davidpublishing.com/davidpublishing/Upfile/1/16/2013/2013011667322961.pdf

 

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