Category: Rassegna Stampa
Una giornata di studio su “Nuove Tecnologie per la Sicurezza e l’Alta Velocità Ferroviaria”
“ Nuove Tecnologie per la Sicurezza e l ’ Alta Velocità Ferroviaria ” è la Giornata di Studio organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell ’ Università di Tor Vergata – in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la società dell ’ infrastruttura del Gruppo FS, ed alcune Industrie del settore – per consolidare i rapporti tra il Mondo Accademico e quello dell ’ Impresa.
L ’ evento si è svolto oggi – mercoledì 30 Maggio, – a partire dalle ore 10:00, al Centro Congressi della IIa Università di Roma “ Tor Vergata ” , a Villa Mondragone, in via Frascati 51, Monte Porzio Catone. Alla giornata di studi hanno partecipato i maggiori esponenti del mondo della ricerca e della tecnologia ferroviaria, tra i quali l ’ ing. Michele M. Elia, Amministratore Delegato di RFI, il Prof. B. Sciutto, consulente del Ministro dei Trasporti, l ’ ing. M. Serra, presidente del CIFI, il Prof. Giuseppe Fazio, dell ’ Università di Tor vergata, e lo stesso Rettore dell ’ Università Prof. A. Finazzi Agro’.
Da Tor Vergata sensore per sicurezza treni
(ANSA) – ROMA, 12 mag – Si chiama ”qualità di marcia” ed è un sensore messo a punto
dall’università di Roma Tor Vergata che è in grado di riconoscere se un treno sia a rischio
deragliamento dal tipo di vibrazioni emesse dalle rotaie. Il sistema, che è stato finanziato dalla
Rete Ferroviaria Italiana, fa parte di un dispositivo più complesso costituito da un portale, cioè
uno scheletro formato da altri due sensori realizzati dall’università di Brescia.
Il dispositivo, posto all’imbocco delle gallerie dei treni, ha l’obiettivo di garantire una maggiore
sicurezza e prevenire incidenti e incendi attraverso il monitoraggio anche di eventuali carichi
sporgenti, anomalie nelle sagome dei convogli e sbalzi termici. ”Per il nostro sensore – ha
spiegato Giuseppe Fazio, docente di misure elettriche all’università di Tor Vergata – ci siamo
avvalsi della tecnica del riconoscimento vocale perchè c’era bisogno di dispositivi che, non
intralciando la circolazione dei treni, consentissero comunque di verificarne la sicurezza”.
Con questo obiettivo nel 2002 è nato, in via sperimentale, il primo sensore dell’università di Tor
Vergata che ora, insieme con gli altri due sensori basati anche su scanner e telecamere a
infrarossi, costituisce il portale che sarà operativo già tra qualche mese sulle gallerie più lunghe.
Per il sensore ”qualità di marcia” Fazio è partito dall’osservazione che le anomale vibrazioni delle
rotaie nascondessero anomalie nei convogli, nei carrelli, negli ammortizzatori e nei dispositivi di
appoggio sulle rotaie e che da quei suoni si poteva arrivare, in taluni casi, a comprendere
l’esatta anomalia del treno in passaggio. ”Oltre all’aspetto della sicurezza – ha concluso Fazio – è
da sottolineare anche quello del risparmio, perchè individuando prima determinati problemi si
impedirà che questi peggiorino col tempo diventando naturalmente più pericolosi per la
sicurezza ma anche più costosi per gli interventi di manutenzione”.(ANSA).